La guerra va guardata negli occhi di chi l’ha vissuta.

E la storia di Abdullah è una di quelle che va raccontata con i guanti. È delicata. Prima di incontrarmi con lui sono stata giorni a pensare a come poterlo fare senza alzare troppe polemiche o puntare il dito contro qualcuno. Non è stato facile.

Eppure la semplicità e a volte l’ironia con cui lui ha saputo parlare davanti la telecamera, mi hanno spiazzata.

Ha saputo raccontare la tragedia della sua terra con una purezza disarmante. “Perchè ti scandalizzi? Questo che ti sto raccontando è normale per noi” mi ripeteva guardando i miei occhi.

Sì perchè mentre io a 18 anni mi comprai un vestito di compleanno costosissimo, lui si comprò un lenzuolo bianco, consapevole che lo avrebbero usato per coprirlo una volta morto.

Ho quasi l’impressione che fino ad oggi io non abbia mai capito cosa sia il coraggio, Abdullah me lo ha un po’ insegnato.

Sporcatevi di tante storie come questa.

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