Arianna Errigo: portabandiera alle Olimpiadi di Parigi 2024

Da un parto gemellare alle Olimpiadi di Parigi 2024: “essere atlete e mamme si può fare”, Arianna si racconta ai microfoni di Fanpage.
Nata a Monza il 6 Giugno 1988, Arianna Errigo, scopre la scherma un po’ per caso. Grazie a sua mamma che guardando questo sport in tv ai giochi olimpici se ne appassiona, decide di portare la piccola Arianna in una palestra di scherma. Così a soli sei anni inizia questo sport.
Debutta ai Giochi olimpici a Londra 2012 e ottiene immediatamente risultati eccellenti. Il 28 luglio si aggiudica la medaglia d'argento nel fioretto individuale, sconfitta in finale per 12-11 dopo il tempo supplementare dalla connazionale Elisa Di Francisca.
A Rio 2016, purtroppo, non raggiunge gli stessi risultati, venendo eliminata agli ottavi di finale. Ma a Tokyo 2020, arriva la terza medaglia olimpica della sua carriera, il bronzo, conquistato insieme a Martina Batini, Alice Volpi ed Erica Cipressa nella gara a squadre.

Quando la incontriamo mancano pochi giorni alla sua partenza per Shangai, la aspettano le olimpiadi di Parigi 2024, e le chiediamo subito cosa ha fatto appena ha ricevuto la notizia dal Presidente Giovanni Malagò, in cui le comunicava che sarebbe stata lei la portabandiera insieme a Gianmarco Tamberi. Era di ritorno da un mondiale, in aeroporto: “ho chiamato subito mio papà. Poi mia sorella, poi mio marito”. Una volta tornata a casa ha voluto comunicarlo di persona a sua mamma e ai suoi figli, gemelli di circa un anno. “Essere atlete e mamme si può fare”, ci confida Arianna, “ma bisogna avere l’appoggio non solo della famiglia ma anche dei maestri e di tutta la Federazione”.

Vogliamo poi farci svelare cosa fa prima di una gara. Se ha qualche rituale, usanza, ma ridendo ci risponde semplicemente che si riposa, e cerca di mangiare bene. Poi però ammette che da quando è piccola, prima di qualsiasi gara, prepara la borsa da scherma in maniera molto accurata, mettendo le cose esattamente nello stesso modo da quando ha iniziato: “perché io sono disordinata nella vita, però per la scherma sono molto precisa”.

E se dovesse ricordare il momento più felice legato a questo sport, per Arianna, sarebbe senza ombra di dubbio il Mondiale di luglio del 2023, che ha affrontato a soli quattro mesi e mezzo da un parto gemellare cesareo. Ci racconta con gli occhi lucidi che quella è stata l’impresa più bella della sua vita.

Infine non potevamo farci spiegare meglio che da lei le regole della scherma. Intanto i tipi di armi sono tre: sciabola, spada e fioretto. La sciabola è un'arma dai molteplici usi poiché lo schermidore può colpire l'avversario con la punta, con i bordi laterali o con la parte posteriore dell'arma al tronco, alle braccia e al volto. La spada è, invece, detta 'arma di punta' perché l'avversario può essere colpito solo con la punta, ma su tutto il corpo. Il fioretto, infine, l’arma utilizzata da Arianna, è anch'esso arma di punta, ma le stoccate valide sono limitate soltanto al tronco.
Inoltre, sia il fioretto che la sciabola hanno delle particolari convenzioni da seguire durante la sfida perché la stoccata sia ritenuta valida, mentre nelle sfide a spada non ci sono convenzioni: chi tocca per primo l'avversario segna il punto.

“Durante il combattimento non ci facciamo male”, ci tranquillizza la campionessa di fioretto, “nella divisa ci sono tre strati che dobbiamo mettere, le donne mettono anche il para seno, qualche volta può uscire qualche livido, ma niente di che” conclude Arianna.

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